L'italiano nel Mondo che cambia. La situazione negli USA

Durante gli Stati Generali della lingua italiana nel mondo che si sono svolti a Firenze il 21 e 22 ottobre è stato pubblicato il libro bianco "l'italiano nel mondo che cambia" che contiene molte informazioni interessanti. 

In particolare, un capitolo sullo stato dell'italiano nel mondo da cui si evince che l'italiano, a livello mondiale, è studiato da 1.522.184 studenti. 

Gli USA sono al terzo posto, dopo Germania ed Australia, per numero, con 147.622 studenti di italiano. 

Nel libro sono poi riportate le relazioni dei vari gruppi di lavoro.

Il gruppo di lavoro 2 "Le strategie di promozione linguistica per le diverse aree geografiche e per paesi prioritari", ha stilato un documento in cui affronta la situazione specifica della lingua italiana negli USA. Lo riportiamo qui.

Stati Uniti d’America

 

L’immagine dell’Italia negli ambienti più informati degli USA è quella di un Paese portatore di bellezza e di eleganza, di design e di stile di vita, tuttavia ciò si riverbera solo limitatamente  sull’immagine della lingua italiana, ancora in parte connotata come lingua “etnica”.  In un paese in cui soltanto il 18% dichiara di parlare una seconda lingua, l’italiano deve essere pubblicizzato oltre che come lingua di cultura, come lingua di business in vari ambiti:  moda,  alimentazione, design, arte, attività museali, musica lirica, nonché restauro, artigianato, alta tecnologia, macchine utensili, terziario avanzato etc.

L’italianizzazione dei gusti ha facilitato l’esportazione dei prodotti italiani con grande beneficio per le aziende nazionali, tuttavia risultati maggiori possono essere raggiunti solo aumentando il numero degli studenti di italiano. Occorre dunque collegare più strettamente la lingua italiana al sistema di istruzione americano sia nelle scuole primarie e secondarie, sia all’università.

In generale l’insegnamento dell’italiano K/12th grade è in notevole crescita, anche per merito di nuove strategie di intervento che hanno superato della visione assistenzialistica della legge 153/71, semplificando la presenza degli enti gestori, valorizzando le professionalità specifiche e  privilegiando l’inserimento dei corsi nelle scuole locali dell’obbligo, pubbliche e private.  La crescita della domanda di italiano nelle scuole offre l’opportunità dell’instaurarsi di un circolo virtuoso con l’università,  dove si potrà formare un numero maggiore di docenti di italiano, grazie alla possibilità di inserimento professionale dei laureati in italiano nel sistema scolastico americano

 

Corsi di italiano nelle scuole: una strategia che funziona

Il maggiore incremento del numero di corsi e studenti di italiano si è verificato quando: l’ente gestore fornisce alla scuola che ne fa domanda un contributo al salario del docente oppure all’acquisto di materiale didattico per una durata di tempo prefissata, monitorando l’effettiva frequenza dei corsi e la qualità dell’insegnamento. Al termine del periodo stabilito la scuola se ne assume i costi e l’ente gestore reinveste nella creazione di altri corsi.

 

Proposta: convenzioni con gli Stati sulle abilitazioni dei docenti

Le criticità principali legate al contesto scolastico statunitense sono connesse alla mancanza di insegnanti e alla loro scarsa qualificazione. Ogni Stato degli USA ha una diversa normativa per quanto riguarda l’abilitazione all’insegnamento, ma generalmente i requisiti per ottenerla penalizzano i docenti stranieri. Per superare questo grave ostacolo – e per offrire un’interessante opportunità di lavoro a molti laureati italiani, specializzati nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua – è necessario promuovere l’adozione di convenzioni con ogni Stato interessato.

 

 

L’Osservatorio e l’ Advanced Placement Program:  numeri più alti e migliore qualità dei corsi

Elemento chiave del raccordo tra percorso scolastico e universitario è l’esame di Italiano   dell’Advanced Placement Program che conferisce crediti accademici agli studenti e consente il consolidamento delle cattedre di italiano nella scuola superiore  e nelle università.

L’inserimento dell’italiano nell’APP è stato possibile grazie alla creazione di una rete di supporto per la promozione dell’insegnamento dell’italiano coordinata da un Osservatorio nazionale presso l’Ambasciata e da Osservatori locali presso i Consolati. Il sistema degli Osservatori  ha consentito l’elaborazione di un piano strategico per sensibilizzare la comunità, formare gli insegnanti e incentivare gli studenti. L’auspicata continuazione dell’esperienza dell’Osservatorio potrà essere arricchita dall’istituzione di un laboratorio per la formazione e ricerca presso un’università americana, a partire dalle esperienze già avviate. Migliorare la qualità dell’insegnamento è possibile attraverso gli accordi di cooperazione interuniversitaria, anche utilizzando i giovani laureati italiani per moltiplicare le occasioni di aggiornamento e perfezionamento dei docenti americani.

 

Proposta: formazione a distanza dei docenti di italiano

Il territorio degli USA è vastissimo e il numero delle scuole è enorme. Visto il grande interesse destato dai corsi online predisposti dall’ICoN e approvati dal College Board per l’esame AP, esaudire la richiesta dei docenti che hanno partecipato ai seminari di formazione impartiti in loco dall’ICoN allargando l’offerta anche a livelli K-12. La chiave del successo sta nel mantenere alto il livello di professionalità nella redazione  e produzione dei corsi. E’ importante che i docenti americani dispongano di un punto di riferimento accessibile che offra loro risorse, aggiornamento, informazione. L’esperienza del sito www.usspeaksitalian.org in questo ambito è stata molto positiva e merita di essere estesa.

 

Proposta: accordi tra IIC e enti gestori per i corsi di italiano

Negli Stati Uniti gli Istituti di cultura direttamente dipendenti e controllati da governi stranieri hanno il divieto di impartire corsi di studio a pagamento. Nelle circoscrizioni consolari in cui esiste un IIC è necessario concludere accordi che affidino il servizio dei corsi al locale Ente gestore, avvalendosi contemporaneamente della libertà d’azione di quest’ultimo e dell’attrattiva dell’offerta culturale e della rinomanza dell’IIC, che mantiene il controllo di qualità sui. Si ottiene così il doppio vantaggio di erogare un servizio che corrisponde alla missione degli IIC e di creare entrate da reinvestire nella promozione culturale.

 

Scambi di docenti USA-Italia: proposta di un gruppo di lavoro MAE-MIUR

Occorre che la collaborazione tra MAE e MIUR sia più stretta per definire nuove forme di mobilità dei docenti italiani, anche precari, cui dovrebbe essere consentito di svolgere periodi di insegnamento negli USA, attraverso un accordo sulla falsariga di quello sviluppato dalla Spagna.

 

Scambi di studenti: proposta per  la promozione dell’offerta italiana

Il numero di giovani che desiderano venire a studiare in Italia presso istituzioni italiane è molto superiore a quello di coloro che si iscrivono, a causa delle difficoltà burocratiche, della farraginosità delle indicazioni reperibili online, della mancanza di un punto di riferimento univoco cui rivolgersi per essere assistiti nel disbrigo delle pratiche. Occorre identificare un ente che garantisca la conoscenza delle eccellenze universitarie italiane, sia in contatto con le autorità italiane per la concessione dei permessi, abbia competenza nella formazione linguistica e possa risolvere i problemi spiccioli della logistica d’arrivo.