UN BI-CULTURALISMO NEGATO. RIFLESSIONI SU LETTERATURA E IDENTITÀ «ITALIANA» NEGLI STATI UNITI

Thursday, September 8, 2016

di Anthony Julian Tamburri

 

Esiste – anzi, esisteva gia` da quando mise piede in terra americana il primo immigrante italiano – una letteratura linguisticamente italiana, con un fortissimo appiglio italiano, ma allo stesso tempo contaminata dalla cultura ospitante. Detto cio`, bisogna dunque sottolineare il fatto che anche se si vive fuori del contesto quotidiano in cui si svolgono le nostre attivita` intellettuali, ovvero cognitive, c’e` sempre una specie di influenza bloomiana che in qualche modo esercita il suo impatto su chi scrive e su chi legge, quell’influenza angosciante che provoca una sovra-determinatezza del linguaggio letterario il quale, a sua volta, influisce sulla lettura dello stesso testo. Vale a dire, lo scrittore che vive in un ambiente linguisticamente inglese, per la maggior parte, ma che scrive in un’altra lingua, nel caso nostro italiana, vive intellettualmente “fra due mondi”, come scrisse piu` di vent’anni fa Paolo Valesio. Per cui, studiare le opere degli scrittori di questo mondo contemporaneamente italiani e americani ci permettera` anche di riesaminare questo mondo dell’interstizio e allo stesso tempo di riconsiderare quel rapporto ormai secolare tra il mondo culturale geo-italiano e quello altrettanto italiano sotto certi aspetti ma non piu` geo. Si trattera` intanto di valorizzare una produzione letteraria in lingua italiana che viene inizialmente ideata e, successivamente, concepita e compiuta in un ambiente extra-Italia, al di fuori dei confini geopolitici e, diciamo pure, geo-culturali.

pubblicato in :«Studi italiani» Semestrale internazionale di letteratura italiana diretto da Riccardo Bruscagli, Giuseppe Nicoletti, Gino Tellini

anno XXVII, fascicolo 1, gennaio-giugno 2015

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